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  • Ronaldo sbaglia tutto, alla Juve le sue cinque Champions non servono a nulla

    Ronaldo sbaglia tutto, alla Juve le sue cinque Champions non servono a nulla

    • Nicola Balice, inviato a Madrid
    No Cristiano, non ci siamo. Tante le immagini di questo Atletico Madrid che rimarranno impresse nella memoria. Quella goffa di Bonucci a terra che prima guarda e poi si copre il volto. Quella senza bisogno di alcun commento del Cholo Simeone mentre mostra la dote migliore della sua squadra. Ma anche quella di Cristiano Ronaldo che mostra ripetutamente il “cinque” delle cinque Champions vinte ai tifosi dell'Atletico Madrid e ai media che riteneva di parte, un messaggio lanciato in partita e ribadito in zona mista. Ecco, quest'ultima immagine, è proprio sbagliata da qualunque parte la si voglia vedere.

    UNO CONTRO TUTTI – Non tanto perché CR7 abbia deciso di rispondere ad uno stadio intero che lo attendeva e lo beccava ad ogni respiro. Se lo aspettava, non si è fatto cogliere impreparato. Ma perché con la Juve in difficoltà, rispondere a quella maniera significa ribadire quanto fatto in passato senza pensare a quanto ancora c'è da fare. Anche perché quelle cinque Champions le ha vinte lui, non la Juve. Due di quelle le ha vinte il Real contro l'Atletico, non la Juve. Non è così che si trascina il gruppo, non è con la mentalità dell'uno contro tutti che si viene fuori da una battaglia come quella del Wanda Metropolitano. E non sarà così che si ribalterà tutto all'Allianz Stadium. La manita mostrata ai tifosi colchoneros è poi la stessa spiegata con forza in zona mista ai giornalisti più pressanti: “Io ho vinto cinque Champions, voi zero”. A molti tifosi bianconeri questo atteggiamento non è piaciuto, l'unica Champions che dovrebbe contare in questo momento sarebbe semmai la sesta di Ronaldo e la prima degli anni Duemila della Juventus. Ieri ha fallito anche Ronaldo, nell'atteggiamento e nella prestazione. Doveva trascinare la squadra, soprattutto in Champions, fin qui non c'è riuscito, ieri si è perso attorno a sé stesso e alle sue cinque Champions. C'è ancora una partita per riscrivere la storia, difficilissimo ma forse non impossibile. Serve un'altra Juve, serve un altro Ronaldo. Perché il cattivo pensiero che circola da ieri sera e che nessuno vuole ancora prendere in considerazione è uno e uno soltanto: non può bastare uno scudetto archiviato nel girone d'andata, uscendo agli ottavi di Champions e perdendo pure la Coppa Italia, in termini di risultati la prima Juve di Cristiano Ronaldo diventerebbe la peggiore dell'era Allegri. Incredibile fino a qualche settimana fa, oggi manca poco per essere clamorosamente vero.

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