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  • Samp generosa ma sterile, il muro del Sassuolo resiste con un uomo in meno

    Samp generosa ma sterile, il muro del Sassuolo resiste con un uomo in meno

    • Renzo Parodi
      Renzo Parodi
    Un punto per uno fa male alla Sampdoria, che giocava in casa e ha goduto del vantaggio di un uomo (espulso al 25' Peluso) per più di un'ora. Ma insomma, giusto così. Alla squadra di Ranieri non è bastata una ripresa condotta con veemenza e coraggio, ma altrettanta confusione, per avere ragione di un Sassuolo costretto dall'inferiorità numerica a snaturarsi e a difendersi ad oltranza. Aggancio fallito da parte dei blucerchiati alla squadra di De Zerbi e tuttavia le sconfitte di Lecce, Brescia e Spal, nonché il pari del Genoa, sono una piccola consolazione in una corsa alla salvezza che resta difficile e ricca di insidie. Buon esordio dal 1' per Augello, intraprendente esterno mancino di difesa, ha spinto assai più e meglio di quanto faccia di solito Murru. Tonelli, cavallo di ritorno dal Napol, se l'è cavata bene in coppia con Colley. Imprecise le punte, Quagliarella e Gabbiadini, ma questo è quanto passa il convento. Nel Sassuolo il palo colto da Boga in apertura di ripresa è stata l'unica vera occasione per sbancare Marassi, un campo che non porta buono ai colori verdeneri: con il Genoa il Sassuolo perdette partita per via dei clamorosi errori arbitrali di Irrati, oggi può lamentare la severa espulsione di Peluso (fallo da Gabiadini) decisa dal giovane fischietto Piccinini.

    Non aveva molti margini di errore, la Sampdoria, reduce dalla cinquina subita dalla Lazio. Vincere o al peggio pareggiare col Sassuolo, ospite che gode di una tradizione favorevole a Marassi (e all'andata aveva battuto 4-1 la Sampdoria di Di Francesco), un'avversaria dunque da prendere con le molle, assai armato dalla cintola in su, grazie alle frecce Boga e Berardi e al centravanti Caputo, vecchia volpe dei sedici metri. Ranieri ha schierato il consueto 4-4-2 con l'esordio al centro della difesa dell'ex Tonelli, appena tornato dal Napoli, Augello ha preso la maglia di esterno mancino di difesa al malconcio Murru, Ekdal ha scalzato Vieira come perno del centrocampo e Ramirez, guarito dall'infortunio al ginocchio del 6 gennaio a Milano, è schierato a piede invertito in mediana sulla destra. Caprari, che radiomercato segnala proprio sulla strada per Sassuolo, siede in panchina. De Zerbi rinuncia ancora agli infortunati Chiriches e Duncan e porta in panca i convalescenti Defrel e Marlon, che vanno a tenere compagnia all'ex blucerchiato Djuricic, al quale il tecnico nel ruolo di trequartista ha preferito Traorè. Arbitra il forvilese Piccinini, alla quindicesima partita in serie A.

    L'avvio del match segnala il possesso palla insistito del Sassuolo, che stenta a trovare sbocchi nella rete fitta predisposta da Ranieri negli ultimi trenta-quaranta metri di campo. Prima occasione per Quagliarella, sul bell'assist da sinistra di Augello il destro del capitano è debole e il pallone si adagia tra le braccia di Consigli. Col trascorrere dei minuti la Sampdoria tenta di prendere campo, ma deve badare a non offrire spazi alla manovra verticale del Sassuolo, che si allarga sugli out - Boga a sinistra e Berardi a destra - nel tentativo di aprire la difesa avversaria. La catena Toljan-Berardi, assistita da Traorè, lavora bene sulla fascia destra e costringe Linetty a rinculare a dare manforte ad Augello e ad Ekdal che segue il giovane talento ivoriano e stenta a tenerne il passo. E però è la Sampdoria a graffiare con una insistita combinazione veloce che mette Quagliarella in posizione per battere Consigli ma il centravanti esita e si fa ribattere il tiro da Romagna.

    Al 25' Gabbiadini scappa a Peluso che lo ostacola al limite dell'area di rigore, il doriano cade a terra e Piccinini estrae il cartellino rosso. Decisione troppo severa, Gabbiadini era lanciato verso Consigli, ma in posizione decentrata a destra e l'occasione da gol non era chiara come esige il regolamento. De Zerbi corre ai ripari e risistema il Sassuolo, rinunciando, si presume a malincuore, a Traoré a favore di Rogerio, che va ad occupare la posizione di quarto difensore a sinistra nel 4-4-1 di emergenza deciso dal tecnico. Il match non decolla, il Sassuolo ha perso la verve e le invenzioni di Traorè, la Sampdoria traccheggia, poco movimento in avanti e soluzioni sempre scontate. Lo 0-0 al riposo è lo specchio fedele di una gara insipida. Cori contro Ferrero dalla gradinata Sud accompagnano le squadre negli spogliatoi. L'era del Viperetta volge al termine, la società è ufficialmente sul mercato, sarà venduta per tappare i "buchi" di bilancio delle aziende private di Ferrero. Si fa il nome di Gabriele Volpi, magnate della logistica petrolifero in Nigeria. Proprietario della gloriosa Pro Recco di pallanuoto, nonché dello Spezia calcio (che da temposta tentando di vendere), Volpi è tifoso della Sampdoria e nel 2015 aveva tentato di acquistare il club, ma Ferrero aveva respinto l'offerta di trenta milioni. Oggi, con la spada di Damocle del fallimento incombente sulle sue aziende, il club blucerchiato non vale molto di più. 

    Squadre più lunghe nella ripresa, la Sampdoria prova a far valere la superiorità numerica, spinge a pieno organico andando ad occupare la metà campo del Sassuolo, che è costretto a starsene guardingo, salvo fiondarsi in contropiede come accade al minuto numero 8: volata di Berardi a destra, sevizio per Caputo, tocco a beneficio di Boga che scarica un siluro ravvicinato che manda il pallone a schiantarsi alla base del palo! La risposta della Sampdoria arriva due minuti dopo dal sinistro schioccante di Gabbiadini, Consigli si accartoccia e respinge alla bell'e meglio. Ancora Quagliarella al 14' il sinistro malizioso del capitano sibila appena oltre il "sette". Estetica a parte, lo spettacolo è finalmente catturante, e al quarto d'ora Ranieri tira via Ramirez, che ha esaurito la benzina, e mette dentro Caprari, alla faccia di Ferrero che vorrebbe venderlo proprio al Sassuolo. Il piccoletto si piazza quarto a sinistra, sulla linea mediana, il 4-4-2 è un dogma. Si gioca nel frastuono assordante della gradinata Sud che chiama i suoi ragazzi all'attacco, invocando la serie A, come nei tempi delle vacche magre che si credevano consegnati agli archivi.

    L'inesperto arbitro Piccinini fischia a vanvera e permette qualche furbizia di troppo al Sassuolo che ovviamente deve guadagnare tempo, ma non rinuncia a tentare il colpaccio: Caputo al 20' fugge sul rinvio lungo di Consigli e spara su Audero. Il match è finalmente salito un po' di tono, almeno sul piano agonistico, senonché il Sassuolo ha piedi migliori, eppure la Sampdoria non si scoraggia, Augello ha il piede caldo, Bereszynki anche troppo, stende Boga a centrocampo e si becca il giallo che gli costerà la squalifica col Napoli, fra otto giorni a Marassi. Minuto 25, Linetty inzucca sottomisura e Consigli si arrampica sotto la traversa ad artigliare il pallone. Ranieri effettua un doppio cambio, fuori Bereszynski e Tonelli, dentro Regini e Vieira. La difesa si riassesta arretrando Thorsby quarto a destra, con Regini centrale accanto a Colley. Vieira prende il posto del norvegese a centrocampo. L'assalto blucerchiato si fa veemente, ad ondate via via più fitte e il Sassuolo scende in trincea con l'elmetto. In una mischia selvaggia in piena area, sugli sviluppi di un corner, Gabbiadini finisce a terra e invoca il calcio di rigore. Il Var tace, Gabbiadini protesta ("mi hanno buttato giù tirandomi per la maglia!") e Piccinini lo ammonisce. Non ammonisce invece Consigli che guadagna mezzo minuto su ogni rimessa dal fondo. Ancora Gabbiadini al tiro dal limite dell'area, Rogerio aiuta Consigli ad alzare il pallone oltre la traversa. Al 40' fuori Caputo per Moldur. Fuori l'attaccante per il difensore. Come dar torto a De Zerbi? Poi Djuricic per Berardi. Dalla panchina del Sassuolo un pallone viene scaraventato in campo e Audero si infuria. Tutto fa brodo. E il fine, si sa, giustifica i mezzi. 

    IL TABELLINO

    Sampdoria-Sassuolo 0-0

    Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski (26' s.t. Vieira), Tonelli (26' s.t. Regini), Colley, Augello; Ramirez (15' s.t. Caprari), Thorsby, Ekdal, Linetty; Gabbiadini, Quagliarella.

    Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Romagna, Peluso, Kyriakoupoulos; Locatelli, Obiang; Berardi (43' s.t. Djuricic), Traorè (29' p.t. Rogerio), Boga; Caputo (40' s.t. Muldur).

    Arbitro: Marco Piccinini della sezione di Forlì.

    Ammoniti: 27’ p.t. Ekdal (Sam), 3’ s.t. Colley (Sam), 23’ s.t. Bereszynski (Sam). 32’ s.t. Gabbiadini (Sam), 48’ s.t. Rogerio (Sas).

    Espulsi: 26' p.t. Peluso (Sas)

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