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  • Sampmania: 1.072

    Sampmania: 1.072

    • Lorenzo Montaldo
    1.072. Sapete cosa rappresenta questo numero? Non sono i gol di Quagliarella in carriera (continuando così prima o poi ci arriverà), non sono neppure i falli di Biraschi e Criscito su Defrel. Non parliamo neppure del 1.072 inteso come anno dopo la nascita di nostro signore, anche se come lasso di tempo ci andiamo vicini. 1.072, piuttosto, sono i giorni trascorsi dall'ultima vittoria in un derby del Genoa. In campo nella Samp c'erano De Silvestri e Soriano, Palombo e Cassano, nel Genoa Ansaldi e Rincon, Suso e pure Pavoletti. Allenatori, Montella e Gasperini. Nel calcio, tornare così indietro con la memoria equivale a risalire al Cretaceo. Qualcuno ricorda anche distintamente di aver visto uno pterodattilo in cielo, e io onestamente sento di doverci credere. 

    Indovinate chi era l'unico ad essere titolare sia allora che oggi? Sì, proprio lui, proprio Fabio Quagliarella. Il nostro Benjamin Button. Quasi tre anni dopo, o meglio, 153 settimane dopo – al cambio fanno 35 mesi, giusto per sottolineare ancora quanto tempo è trascorso – il numero 27 blucerchiato ha deciso la stracittadina. Lo ha fatto con un assist al bacio e con un gol, l'ennesimo in una stagione che lo vede capocannoniere della Serie A a 36 anni. In quel Samp-Genoa tremendo per i blucerchiati entrò nella ripresa anche Jacopo Sala, gli diedi un bel cinque in pagella e tanti saluti. Ieri è stato uno dei migliori.

    Maggio 2016. Fanno 25.728 ore senza vincere un derby. Deve essere tantissimo, ma io non ho idea di come ci si senta. Il calcolo in minuti non lo faccio neppure. Oggi comunque sono appassionato di numeri, per caso si vede? In particolare mi piace concentrarmi sulle statistiche di mister Giampaolo, l'uomo dei record, quello che non esce sconfitto da un derby neppure per sbaglio. Quello che ha giocato sei volte contro i 'cugini', e li ha battuti quattro volte. Quello che non ha mai perso in sei partite, e anzi, ha subito 2 gol dai rossoblù in 450 minuti, rifilando al Grifone 8 reti e portando via alla squadra di Preziosi 14 punti sui 18 disponibili. Devo andare avanti? Se oggi la Samp è così tanto più forte rispetto all'altra squadra di Genova, lo deve anche (soprattutto?) all'uomo di Giulianova. Perchè è bene non scordarsi mai da dove si è partiti. Specialmente quando ci si gode un presente meraviglioso. Soprattutto però Giampaolo è la stessa persona che prima della partita importante quanto un'intera stagione aveva ammesso che sì, a lui piacerebbe giocarne anche altri di derby. Chapeau, mister. E comunque pure a noi piacerebbe, parecchio.

    Va bene, ora rientro nei binari, torno a parlare della partita. Anche se rispetto al match, c'è poco da dire. La Sampdoria è nettamente più forte, lo hanno ammesso con il sottoscritto persino alcuni genoani particolarmente sportivi. I doriani hanno realizzato due reti, ma quello di ieri è stato un derby che poteva tranquillamente finire 3 a 0 o 4 a 0, e nessuno avrebbe avuto da obiettare. Il Grifone, che ha giocato con abnegazione e coraggio pur nei limiti dei suoi mezzi, ha sofferto terribilmente la consapevolezza da squadra vera della Samp. A proposito di Grifone: Defrel pronti-via lo ha impallinato con un guizzo da attaccante vero, poi lo ha spiumato bruciandolo sulle ali con accelerazioni improvvise e strappi continui, prima che Quagliarella lo arrostisse definitivamente con la fiammata decisiva. Nel frattempo, a centrocampo, il rientro del trattore Ekdal – quanto era mancato, mamma mia – ha triturato e sminuzzato Veloso, Bessa e Rolon a turno, mentre Linetty e Praet sulle corsie davano polpa alla manovra. Ramirez è stato perfetto in fase di rottura del gioco, infastidendo la squadra di Prandelli quando cercava di organizzare una manovra degna di questo nome mentre dietro i giganteschi Andersen e Colley, insieme a Murru e Sala, hanno giocato al gatto col topo palleggiandosi senza problemi gli attaccanti ospiti. Gioco, partita, incontro.

    Devo dire la verità, ho avuto lunedì peggiori nella mia vita. Il sole primaverile, l'aria fresca sulla faccia, il Doria che vince il derby... Di motivi per essere felici ne abbiamo parecchi. Persino l'Europa oggi sembra un po' più vicina. E come il sottoscritto, immagino che anche mezza Genova si sia risvegliata con il sorriso questa mattina. Spiace per chi ha colleghi di lavoro genoani, penso che parecchi oggi si daranno malati. Poi torneremo ad occuparci di voci sulla possibile cessione e fondi, di calciomercato e delle dichiarazioni di Ferrero nel post partita. Oggi però non interessano praticamente nessuno, Questo lunedì vogliamo proprio godercelo tutto. E poi, da domani dovremo aggiornare il conto: 1.073, 1.074, 1.075... appuntamento al prossimo anno (forse).

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