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  • Sampmania: Buon Natale dal Talebano

    Sampmania: Buon Natale dal Talebano

    • Lorenzo Montaldo
    Credo di essermi lasciato suggestionare. Probabilmente saranno state l'atmosfera natalizia dell'ultima partita al Ferraris prima del 25 dicembre, e gli auguri dei compagni di stadio che normalmente non vedi in settimana. Sarà a causa dei 'jingle bells' che risuonano ad ogni metro di strada, o dei gorgheggi di Michael Bublé che esce dalla naftalina a fine novembre e viene riproposto in loop più volte di 'Nera' sulle spiaggie ad agosto. Saranno tutti questi motivi miscelati insieme ma vi giuro, a fine partita sembrava quasi che sul Ferraris nevicasse.

    Ovviamente era solo acqua gelida e infame, mossa dalla solita tramontana, ma ai trenta coraggiosi rimasti allo stadio mentre completavo le pagelle quelle gocce di gelo liquido sembravano dolci fiocchi. Qualcuno lo ha anche detto. Onestamente credo che sia principalmente merito della Sampdoria, che ha trasformato una giornata da piedi ghiacciati e pioggia nel collo in un pomeriggio di gioia. Mister Giampaolo fa cento sulla panchina della blucerchiata, e visto che siamo in tema di doni si regala uno show da manifesto programmatico del Giampaolismo. 71% (SETTANTUNO) di possesso palla, 12 tiri a 2 (10 a 0 i tentativi nello specchio), 608 passaggi riusciti contro 209 degli ospiti (precisione all'88%), 8 occasioni da gol. Buon Natale da parte del Talebano più bello che ci sia. 

    La Sampdoria ha vinto una partita complicata in avvio dal dinamismo e dal pressing asfissiante tentato dagli ospiti. Quagliarella e compagni però questa volta si sono dimostrati maturi. Hanno continuato a manovrare la palla a centrocampo, senza fretta, ingaggiando una sorta di torello ai danni del malcapitato Parma, che ha inseguito la sfera senza prenderla mai. Dopo che i gialloblù hanno esaurito l'impeto e le ultime energie, il Doria ha iniziato a verticalizzare l'azione. E lì sono cominciati i dolori per la squadra di D'Aversa, che semplicemente non aveva la forza di inseguire le imbucate di Quagliarella e Praet. A proposito del belga: è questa la versione di mister 10 milioni che ci piace. Due assist al bacio, tagli illuminanti, dribbling continui ai danni dello sventurato Gagliolo, che sta cercando ancora adesso l'ex Anderlecht. Diciamo sempre che Praet è un giocatore 'che esplode la prossima': non questa volta, ieri è esploso davvero, e lo scoppio ha schiantato il Parma. 

    Una nota di merito, però, concedetemela anche per Jacopo Sala. Il tanto vituperato Sala, già, proprio lui. Gli è bastato un controllo azzeccato in avvio per prendere fiducia: a Genova si è fatta tanta ironia dopo quel paragone con Cancelo azzardato sabato in conferenza stampa da Giampaolo. Evidentemente però una frase del genere, detta dal suo allenatore, deve aver gasato parecchio il numero 7 doriano, che ha giocato una partita vera, cattiva, sempre in proiezione offensiva e senza neppure una sbavatura. Un consiglio al Talebano, anche se di certo non ha bisogno dei miei suggerimenti: la prossima volta tenti un paragone tra Caprari e Insigne. Hai visto mai...

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