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  • Sampmania: non posso rimanere arrabbiato a lungo con la Samp

    Sampmania: non posso rimanere arrabbiato a lungo con la Samp

    • Lorenzo Montaldo
    Non posso rimanere a lungo arrabbiato con la Sampdoria. Non ce la faccio, è più forte di me. Il Doria è come quella ragazza che magari ti fa incavolare come una bestia dopo una discussione. Ti riprometti di non cascarci più, di non perdonarla. Poi ti basta un piccolo gesto, un po' di occhi dolci, un sorriso e ci sei di nuovo dentro in pieno. Ecco, la partita con l'Inter è come una carezza anche piccola e insignificante dopo una discussione, uno di quegli atteggiamenti che ti fanno passare l'arrabbiatura e ti sciolgono. In questo caso, noi con la Samp ci avevamo litigato domenica scorsa, dopo quel Sampdoria-Frosinone senza attenuanti. E' stata sufficiente una piccola dimostrazione di affetto per cancellare le residue scorie. Basta proprio poco a cui appigliarsi, direte voi, ma con certe donne è così. D'altro canto è appena passato San Valentino, siamo tutti più romantici.

    Intendiamoci, essere indispettiti per un risultato negativo - che per quanto mi riguarda sa anche un po' di beffa - è normale. Ma è altrettanto logico non equiparare questa partita alla sconfitta rimediata per mano del Frosinone. Per questo motivo ritengo molte delle critiche fioccate ieri su Giampaolo e giocatori ingiuste. La Samp al cospetto dei nerazzurri secondo me non ha giocato male. Anzi, si è difesa con ordine, è stata volitiva e non si è abbattuta. Ha avuto le sue occasioni, ha disputato una partita vera, e questo è sicuramente un passo avanti rispetto all'abulica prestazione del Ferraris di otto giorni fa. E avrebbe meritato il pareggio. Lasciamo perdere le polemiche sui falli sollevate (anche con ragione) da Giampaolo, il Doria è stato punito per le sue ingenuità, ma ce lo si poteva anche attendere da una sfida con l'Inter a San Siro. Anzi, considerando le premesse della vigilia, tra voci sulla cessione, infortuni, problemi di vario tipo, con l'allenatore che dipinge i giocatori come 'irriconoscibili', mi aspettavo persino di peggio. 

    Ci sono alcuni spunti su cui riflettere. Ad esempio merita un pensiero più approfondito il momento di appannamento di Saponara, dopo una prima parte di stagione giocata ad alto livello. E se il trequartista italiano rendesse più da subentrante, quando può spaccare la partita con la sua velocità, dopo che Ramirez ha sfiancato la difesa avversaria? Ieri ha sofferto sul piano atletico anche Bereszysnki, ma più in generale la corsia di destra della Samp è parsa involuta. Da Praet, tanto per dirne uno, ci si aspetta sicuramente più incisività, se non altro per legittimare le sue ambizioni di carriera in un eventuale top club. Il belga deve rendersi conto che disputando campionati del genere, rimarrà un ottimo giocatore, ma per il livello della Samp. La sua dimensione adesso è questa. Se vuole fare il salto di qualità definitivo, deve riuscire a spostare l'ago della bilancia pure in situazioni complicate, ad esempio in un Inter-Samp al Meazza. Saltando l'uomo, smarcando il compagno al limite dell'area, magari cercando la porta da fuori: i modi ci sono, basta trovarli.

    Si sono confermati invece difensori di primissimo piano i due centrali, Tonelli e Andersen. Spiace per Colley, costato tanto, ma probabilmente la coppia di corazzieri meglio assortita è rappresentata dall'italiano e dal danese. Io sono un grande estimatore del gigante gambiano, penso che sia un potenziale titolare, ma credo che Tonelli sia una garanzia assoluta. Chi se ne frega delle presenze, del riscatto, dell'età: è un calciatore che merita di giocare, perchè è esperto, attento, rapido, intelligente. Punto. Perderlo sarebbe proprio un peccato. Una menzione particolare però la merita anche Murru, che come rapporto base di partenza-crescita ottenuta è probabilmente il migliore tra i blucerchiati, e soprattutto San Manolo. Gabbiadini è entrato e ha trasformato il volto offensivo della Samp. Spero proprio di vederlo più spesso, il nuovo attaccante doriano non può essere quello fiacco e spento 'ammirato' – si fa per dire – contro il Frosinone.

    Sì, lo so che da questo Sampmania sembra quasi che la Samp abbia vinto, ma non sono certo le sfide a Milano con l'Inter che pesano nell'economia di un campionato. A trasfigurare la stagione sono le partite con i vari Frosinone e Cagliari. E poi si sa che gli innamorati percepiscono sempre la realtà un po' distorta. Però onestamente io non vedevo l'ora di fare pace con la Sampdoria, e mi accontento anche di piccoli gesti. D'altro canto San Valentino è passato da poco, no?

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