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  • Sampmania: la zampata Audero e la differenza tra Schick e Torreira (vero, Dawid?)

    Sampmania: la zampata Audero e la differenza tra Schick e Torreira (vero, Dawid?)

    • Lorenzo Montaldo
    Sembrava un classico martedì di calciomercato come tutti gli altri, a Genova. Sonnacchioso, grigio, indolente, con le tipiche operazioni minori da portare avanti in estrema calma. Già, sembrava.  E invece… Bum, bum. Due botti. No, non sono gli spari in Coppa Italia di Piatek (parlo con eventuali amici genoani) bensì i due colpi improvvisi che hanno tramutato un giorno di fine gennaio in un assalto a Fort Alamo. Ad un certo punto non sapevamo più da dove partire: Audero, Kownacki, succedeva di tutto. Cominciamo dalle note liete, ossia dal colpo piazzato dai blucerchiati. Togliere la spada di Damocle del maledetto diritto di riacquisto da parte della Juventus è stato un capolavoro. Pagato caro, per carità, ma la qualità costa. Onestamente non ci speravo: ritengo la Juventus il massimo in fatto di organizzazione e strategie sul mercato, e pensavo che i bianconeri non si sarebbero fatti scappare un calciatore del genere. Brava la Samp a condurre sottotraccia con un certosino lavoro di diplomazia i contatti necessari per limare e ammorbidire la posizione di Paratici. Era complesso trovare la quadra in una vicenda simile: bisognava dare qualcosa alla Juve, che aveva il coltello dalla parte del manico. 

    Alla fine, con questa formula vincono tutti. I bianconeri incassano 20 milioni – iniezione di liquidità importante, non sono bruscolini – per un ragazzo classe 1997, e si mantengono il diritto di ricomprare Audero pareggiando eventuali offerte in caso il calciatore si rivelasse un crack. Nel frattempo, a Torino andrà Peeters, profilo interessante e futuribile,. La Samp invece potrà disporre a piacimento del cartellino di un numero uno già molto appetito, dilazionando il pagamento in quattro stagioni. E' la soluzione perfetta per tutte le parti in causa, compreso Audero, che sa di essersi appena garantito un gran credito alla Samp e la possibilità di crescere in un ambiente protetto e ideale per valorizzare i giovani, lanciandoli verso un futuro luminoso. Basta solo essere seri (Audero lo è) e non avere fretta. I casi Skriniar e Torreira sono lì a dimostrarlo.

    E a proposito di Torreira e Skriniar, e della fretta, veniamo alla nota dolente. Non potevamo ignorare la sparata di Kownacki. Proprio no. La prima considerazione è generale: penso che la Samp a questo punto tenderà a limitare il più possibile le interviste dei suoi calciatori ai media dei rispettivi paesi di origine. Non credo che dalle parti di Corte Lambruschini abbiano preso benissimo questo genere di dichiarazioni, anche abbastanza sorprendenti. Tanto è vero che il polacco verrà multato. Con frasi del genere, fai terra bruciata attorno a te. E questo pensiero mi porta alla seconda considerazione, più specifica e con un destinatario preciso. 

    Caro Dawid, mi rivolgo a te. Ti do un consiglio spassionato:  rifletti un po' di più la prossima volta. Non perchè ci interessi particolarmente, ora che finalmente hai ottenuto il tuo scopo, ossia quello di trasferirti al Fortuna Dusseldorf, ma perchè sono convinto che tu abbia grandi potenzialità ancora inespresse. Sarebbe un peccato buttarle via. Forzare la mano alla Samp non è intelligente. Ma non è una minaccia – anche perchè chi sono io per minacciare, direte giustamente voi – bensì un dato di fatto. La dirigenza doriana avrà dei difetti, ma se c'è una cosa che abbiamo imparato è che conosce perfettamente i tempi del mercato. Sa esattamente quando è il momento di vendere un giocatore, e quando invece spingere per trattenerlo ancora un po' a Genova, per aumentarne ulteriormente l'appeal. L'obiettivo tuo e della società, caro Dawid, è comune ed è quello di massimizzare il profitto. Nessuno avrebbe voluto abbattere il prezzo del tuo cartellino, conviene a tutti valorizzarti al massimo. A dimostrarlo ci sono proprio le diverse carriere di chi ha rispettato le scelte doriane. C'è gente che ha preso la strada di Torreira, Skriniar o in futuro Praet, e chi invece pur potendo completare il suo percorso con i ritmi fisiologici del caso ha voluto fare i bagagli in fretta e furia. Ti dice niente il nome Schick? Dopo la cessione poi ritrattata con la Juve, la clausola era scaduta. Ha voluto lasciare Bogliasco a tutti i costi, ed è finita come è finita, ma poteva andare diversamente... Certo Kowna, avevi anche le tue ragioni: in Polonia eri una stellina in rampa di lancio, l'impatto con la Serie A era stato ottimo, e le tue qualità non le mette in discussione nessuno. Scivolare al rango di quarta scelta non fa piacere. Ma se la Samp voleva darti in prestito in Serie A un motivo ci sarà stato, no? 

    Vorrei semplicemente far capire che è meglio per tutti rispettare le tempistiche. Ma non per riconoscenza, o per chissà quale integrità morale, bensì per una semplice questione utilitaristica. Anche perchè a certi livelli non c'è spazio per le ripicche e i dispetti, specialmente quando si parla di milioni di euro. C'è pure un'altra possibilità, ovviamente, e cioè che si sia trattato di uno sfogo preparato a tavolino con il procuratore per mettere il Doria con le spalle al muro, cosa che non penso si possa escludere a priori. Certo, sarebbe proprio un brutto modo di chiudere l'ennesima bella storia che comunque sia non si concretizzerà. Nel frattempo, i tifosi doriani da questo ultimo giorno di mercato aspettano Depaoli, in attesa di abbracciare Sau. Sarebbe la ciliegina sulla torta. Audero, Gabbiadini, Thorsby, Depaoli e Sau. Qualcuno lo chiama 'mercato di riparazione', io direi che poteva andare peggio... 

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