Totti lascia la Roma, vittima di Baldini: non lesa maestà, ma occasione persa
Totti domani lascerà la Roma e il club giallorosso sarà completamente deromanizzato: via De Rossi, via Ranieri, via Totti. Ci sta che le bandiere vengano messe da parte, che cambino aria, però se guardiamo attorno alla società giallorossa ci accorgiamo che tutti fanno scelte opposte: la Juve ha Nedved, l'Inter ha Zanetti, il Milan ha Maldini e Boban, la Fiorentina ha Antognoni e forse Batistuta, la Lazio ha Peruzzi, nell'Atalanta la bandiera è addirittura il presidente Percassi. C'è una riscoperta dei valori di certi personaggi: qualcuno conta di più, qualcuno di meno, ma tutti sono rispettati. Possibile che ogni altro club sbagli e la Roma sia l'unica ad avere capito che la via giusta è quella di andare contromano?
L'aspetto più sgradevole di questa vicenda è che il grande manovratore di tutta questa storia è uno che della Roma se ne frega, infatti vive a migliaia di chilometri di distanza: il londinese-sudafricano Franco Baldini. Il quale, dai suoi eremi, combatte una guerra chiaramente e manifestamente personale contro Totti. Prima lo ha fatto smettere di giocare, poi lo ha emarginato come dirigente. Chissà cosa gli ha fatto, Totti, perché nutre tanta avversione nei suoi confronti. Ma soprattutto, chi è Baldini per allontanare Totti dalla Roma?
Totti fuori dalla Roma non è lesa maestà, è un'occasione persa: non sappiamo se sia un dirigente buono o ottimo e forse non lo sapremo mai.
@steagresti