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  • Udinese-Juve, le pagelle di CM: Alex Sandro passeggia, Bernardeschi nullo. Ronaldo è un leone in gabbia

    Udinese-Juve, le pagelle di CM: Alex Sandro passeggia, Bernardeschi nullo. Ronaldo è un leone in gabbia

    Udinese-Juventus 2-1

    Udinese


    Musso 6: poco può sul destro dalla distanza di De Ligt. Blocca con sicurezza una conclusione dal limite di Dybala nella ripresa.
     
    Becao 7: annulla Ronaldo, costringendolo spesso ad arretrare per ricevere il pallone. Sorprendente.
     
    (dal 45+5’ s.t. De Maio sv)
     
    Troost-Ekong 6,5: è lui ad allontanare sui piedi del numero 4 ospite il pallone da cui nasce il vantaggio della Juventus. Nella ripresa, però, giganteggia su Dybala.
     
    Nuytinck 6: guida l’intera retroguardia con esperienza e lucidità. Sicuro.
     
    Ter Avest 5,5: il più timido della compagine bianconera. Gotti lo sostituisce nel finale per difendere il risultato.
     
    (dal 33’ s.t. Samir sv)
     
    Fofana 7: la mezzala ivoriana lotta fino all’ultimo secondo. Decide con un’azione spettacolare il match in pieno recupero, superando in velocità la difesa ospite.
     
    De Paul 6,5: ennesima partita di grande corsa e sacrificio. In mezzo al campo garantisce freschezza e qualità.
     
    Zeegelaar 6: non soffre particolarmente le avanzate avversarie, sfruttando spesso le sovrapposizioni di Sema.
     
    (dal 24’ s.t. Stryger Larsen 6: entra per limitare la velocità delle ripartenze ospiti)
     
    Sema 6,5: è lui a fornire l’assist del momentaneo pareggio a Nestorovski, pennellando un cross preciso alle spalle di Rugani. In crescita costante.
     
    Nestorovski 6,5: ritrova il gol che mancava dalla trasferta di Roma. Decisivo per la rimonta finale.
     
    Okaka 6: gioca tanto per la squadra, difendendo ogni pallone sporco. Cerca di far salire i compagni, sbagliando qualche tocco di troppo.
     
     
    All. Gotti 7: regala ai tifosi friulani una vittoria che potrebbe significare salvezza. Raccoglie i frutti del lavoro fatto fino ad ora.
     

    Juventus 

    Szczesny 6,5: la Juve ci mette un po' a entrare in partita, nel frattempo lui fa sempre buona guardia.

    Danilo 5: Sema è una spina nel fianco, fortunato quando di testa colpisce il palo interno a Szczesny battuto (30' s.t. Cuadrado 5,5: anche lui patisce la foga di Sema).

    De Ligt 6,5: un gigante in difesa, il gol è un manifesto al suo calcio. Ultimo baluardo sul gol di Fofana, non ne aveva più.

    Rugani 5: a tempo scaduto sbaglia i tempi su Becao aprendo al contropiede di Fofana

    Alex Sandro 4,5: dov'era sul gol di Nestorovski? E perché passeggiava quando Fofana volava?

    Bernardeschi 4,5: sempre la stessa prestazione. Forse Sarri sarà di nuovo contento, ma a guardarla da fuori non c'è un solo guizzo degno del giocatore che tutti pensavano potesse essere (14' s.t. Douglas Costa 5: quando la Juve non sa come sbloccarla, Sarri lo getta nella mischia. Questa volta però spara a salve).

    Ramsey 4,5: confermato al fianco di Bentancur, si prepara in quella che sembra la Juve definitiva verso la Champions ma ha due settimane per tornare al 100% perché ancora non lo è. Anzi è lontanissimo da una forma accettabile, pure in maniera preoccupante (14' s.t. Matuidi 5,5: più che geometrie Sarri ha evidentemente bisogno di dinamismo così mette il francese al posto di Ramsey, si conferma però in condizioni non ottimali)

    Bentancur 6: stavolta niente sbavature, il capo del centrocampo è lui ma da solo non può più fare miracoli.

    Rabiot 5,5: altri passi avanti nel primo tempo, unisce alla corsa anche una buona dose di qualità e personalità. Nella ripresa invece va a vuoto.

    Dybala 6: sta bene, diverte e si diverte, il gol non arriva ma non può essere un problema.

    Ronaldo 5,5: sfiora un gran gol, sembra però un leone in gabbia e la faccia dopo il gol del pareggio dell'Udinese è tutta un programma...

    All. Sarri 4,5: vincere a Udine avrebbe regalato tre giorni fondamentali per la corsa Champions, invece spreca ancora un'occasione. E a gara in corso continua a non saper o voler cambiare mai tatticamente anche quando gli avversari ti tengono in scacco. A proposito di Champions, la Juve subisce sempre gol e non vince con due gol di scarto dal derby: col Lione è meno scontata di quanto si potesse credere, sperare immaginare.

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