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  • Che rischio mettere in discussione Piatek: Giampaolo, la sua panchina è una scelta inconcepibile

    Che rischio mettere in discussione Piatek: Giampaolo, la sua panchina è una scelta inconcepibile

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    Arrivano i primi 3 punti di questo campionato e sono la cosa migliore della gara contro il Brescia. In chiave ottimistica bisogna dire che il Milan di Giampaolo stavolta ha fatto nettamente meglio rispetto a Udine. In chiave realistica bisogna dire che peggio sarebbe stato impossibile fare. Nella prima parte di gara i rossoneri sono fortunati perchè sfruttano il cross di Suso che fa fuori l’infortunato Martella e la difesa del Brescia che si dimentica di Calhanoglu. Nella ripresa invece è la sfortuna che impedisce al Milan di raddoppiare sfruttando una delle molteplici occasioni create, in particolare con Piatek che chiama il portiere bresciano al miracolo e con Paqueta al quale il palo nega la gioia di un gol strepitoso. Proprio Piatek e Paqueta sono i due che imprimono al Milan un ritmo e una pericolosità diversa in attacco, hanno un altro passo e si vede. Non esiste il senno di poi, ma probabilmente con loro in campo già nel primo tempo avremmo sofferto meno contro questo Brescia, pieno di giocatori promettenti, ma troppo aperto e spavaldo dopo l’esordio vittorioso di Cagliari. Il Milan trova il vantaggio alla prima occasione e questo maschera la scelta davvero inconcepibile di tenere fuori Piatek. Come promesso Giampaolo corregge la posizione di Suso restituendolo all’esterno destro, l’unico punto del campo nel quale lo spagnolo riesce a essere decisivo, ma inconcepibilmente fa fuori il centravanti titolare alla seconda di campionato. Non stiamo a perdere altro tempo nel criticare la prestazione del solito André Silva, vorremmo solo che Mirabelli commentasse quel pallonetto di esterno destro invece di colpire col mancino, classica giocata degli attaccanti “di livello”. Non ci chiediamo perché Giampaolo abbia fatto giocare il portoghese, la risposta potrebbe anche avere dei risvolti di mercato, magari l’estremo tentativo di metterlo “in vetrina”. Ci chiediamo invece perché abbia deciso di far fuori Piatek. A Udine ha giocato male lui come tutta la squadra, ma mettere in discussione il tuo bomber titolare rappresenta un grande rischio. Detto che noi siamo stati i primi a non illuderci di aver trovato il nuovo Shevchenko quando segnava a raffica e i paragoni si sprecavano. E detto che siamo sempre stati convinti che si trattasse di un buon attaccante, non certo di un fenomeno. Dobbiamo però ricordare che il Milan di questa stagione ripartiva da 3 punti fermi: il portiere Donnarumma, il difensore centrale nonché capitano Romagnoli e appunto il centravanti Piatek. In una squadra carente come non mai di punti di riferimento, mettere in discussione uno dei 3 inamovibili rappresenta davvero un rischio. Speriamo che il “maestro” Giampaolo abbia calcolato anche questo e che dalla panchina di ieri riesca a ritrovare un Piatek rigenerato. Diversamente avremmo un problema enorme perchè, al momento, con il mercato che chiude tra una manciata di ore, l’unica vera alternativa è proprio Andre Silva, detto anche “attaccante di livello”. Con buona pace dei bulletti di periferia. 

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