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  • Empolimania: Acquah e Zajc, due ingenuità costate carissime

    Empolimania: Acquah e Zajc, due ingenuità costate carissime

    • Carlo Alberto Pazienza
    A distanza di cinque giorni dalla sconfitta con la Lazio, l'Empoli incassa un altro ko non del tutto meritato e per il quale può e deve dispiacersi e rammaricarsi. Per la quarta volta di fila infatti, verrebbe da dire che i toscani avrebbero potuto fare meglio perché hanno ottenuto meno di quello che hanno seminato. Una gara, quella del Mapei, che per l'Empoli si era messa pure in discesa dopo appena 20 secondi, visto che una palla persa a centrocampo dal Sassuolo aveva permesso a Capezzi di servire Caputo libero di colpire e di battere Consigli. Per il primo quarto d'ora il Sassuolo era in bambola, ma gli azzurri non hanno saputo approfittarne. È bastata quindi una prima grave ingenuità per permettere al Sassuolo, squadra che gioca la palla con velocità e qualità, di trovare subito il pari. E non mi riferisco ad un errore tecnico o di posizionamento: poco prima del gol, Acquah si infortuna e chiede il cambio; invece di accasciarsi a terra per permettere ad Andreazzoli di preparare la sostituzione, il ghanese esce dal campo. L'Empoli resta in dieci e il Sassuolo sfrutta la superiorità numerica, unita ad un paio di errori di marcatura, per trovare la via della rete. Lo svantaggio non ha scomposto più di tanto gli azzurri che hanno continuato ad attaccare: più volte gli uomini di Andreazzoli sono arrivati in area neroverde, mancando sempre l'affondo decisivo.

    Andare al riposo sul punteggio di parità, nonostante avesse meritato di essere sotto, ha dato al Sassuolo una carica emotiva che ha fatto la differenza nei primi 15' della ripresa. L'Empoli ha continuato a costruire rendendosi più volte pericoloso, ma a trovare il gol sono stati ancora gli emiliani, bravi a sfruttare un angolo con l'asse Di Francesco-Ferrari (sponda del primo e colpo di testa vincente del secondo). I margini per un assedio finale come successo contro la Lazio c'erano tutti, se non fosse per la seconda sciocchezza che in qualche modo ha sancito la parola fine sulle velleità di rimonta azzurre. Zajc, già ammonito, si lascia cadere in area dopo un contrasto con un difensore neroverde. Per l'arbitro è simulazione e scatta il secondo giallo per il trequartista che lascia i suoi in dieci. Una decisione severa, condizionata però dal volo accentuato dello sloveno che poi si gira verso l'arbitro per abbozzare una protesta. Di fatto, il sipario sulla gara dell'Empoli, che però nel finale vede ingiustamente aumentare il passivo per il bel gol di tacco di Di Francesco su assist di Lirola, che però andava annullato in quanto sul tocco del terzino pagnolo la palla aveva oltrepassato la linea dell'out. Una sconfitta pesante e per certi versi immeritata, che però segna bene la differenza di qualità, esperienza e malizia a vantaggio del Sassuolo. Qualcosa di buono si è visto: per 70' la squadra è stata in partita ed ha giocato alla pari con quella che di fatto è la seconda forza del campionato. Però c'è ancora da lavorare e da crescere, da evitare questo tipo di atteggiamenti che in Serie A vengono severamente puniti e soprattutto è necessario trovare cinismo e freddezza in zona gol.
     

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