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  • La favola del Trabzonspor, capolista in Turchia e pronta ad essere ricoperta d'oro dal Real Madrid

    La favola del Trabzonspor, capolista in Turchia e pronta ad essere ricoperta d'oro dal Real Madrid

    • Renato De Filippi
    In un universo calcistico fermo per la pandemia mondiale, la ‘stella’ Trabzonspor continua a brillare. I turchi sono primi in un campionato che prosegue regolarmente e, ad 8 giornate dalla conclusione, possono sperare nel trionfo finale che manca in bacheca da ben 26 anni. La concorrenza è spietata, con il Başakşehir a pari punti della squadra di Trebisonda (ma dietro in virtù degli scontri diretti), l’eterno Galatasaray a 3 lunghezze dalla coppia di testa e la sorpresa Sivasspor come quarto incomodo. 

    Capolista, ma non per caso: nell'ultimo anno è riuscita ad innalzare il valore della rosa del 60% (dai 50.33 milioni del 18/19 agli 80.05 della stagione attuale, fonte Transfermarkt) attraverso sapienti innesti di qualità e ingaggi di esperienza e sicura affidabilità.

    STAGIONE ‘GALACTICA’ - L’emblema dell’annata del Trabzonspor è sicuramente Alexander Sörloth, attaccante norvegese classe 1995, capace di 19 gol nelle sue prime 26 apparizioni in Super Liga Turca. La punta è arrivata la scorsa estate dal Crystal Palace, in prestito biennale oneroso (750 mila euro) e con un riscatto obbligatorio condizionato al raggiungimento di determinati obiettivi, fissato a soli 6 milioni di euro. Un affare di proporzioni ‘galactiche’, visto che le prestazioni del ragazzo hanno attirato l’attenzione tra le altre del Real Madrid, pronto a sferrare un attacco milionario al suo cartellino.

    Ma se Sorloth è ricercatissimo, non è da meno Abdülkadir Ömür, ribattezzato il ‘Messi turco’. E le analogie con la Pulce sono, con le dovute proporzioni, chiaramente rilevabili: brevilineo, mancino, numero 10 e cresciuto nel settore giovanile...solo una coincidenza che il Barcellona si sia interessato a lui nei mesi scorsi? 

    Sicuramente non è una coincidenza l’interesse del Chelsea per Ugurkan Cakir, portiere del ‘96 che è considerato dai Blues l’erede designato del partente Kepa. 

    VECCHIE CONOSCENZE - Se il talento delle tre stelline del Trabzonspor ha attivato i radar delle big europee, i radar della Serie A si sono attivati in passato su quello che è l’attuale zoccolo duro delle ‘Tigri di Trebisonda’: partendo dal capitano Josè Sosa, un anno al Napoli ed uno al Milan con più ombre che luci, passando per il brasiliano Guilherme (metà stagione al Benevento in cerca di una salvezza impossibile) e finendo per il difensore Manuel da Costa, ex Fiorentina e Sampdoria. Sicuramente però, l’orgoglio 'tricolore' della stagione del Trabzonspor è Caleb Ekuban, attaccante italo ghanese nato e cresciuto a Verona (sponda Chievo) che, grazie alle sue prestazioni, ha quadruplicato il suo valore di mercato (da 1 a 4 milioni) da luglio 2019 ad oggi.
    Vecchie conoscenze del calcio nostrano ma anche di quello oltremanica: è l’intramontabile John Obi Mikel (ex Chelsea e Middlesbrough) a guidare il centrocampo della capolista turca, che con l’esperienza dei vecchi e l’imprevedibilità dei nuovi sembra aver trovato la chiave del successo.

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